Sulla scuola pubblica che inculca valori sbagliati sono stato travisato, sull’idea che il Parlamento sia inutile e dannoso sono stato travisato, sull’Alitalia da svendere a Putin sono stato travisato, sulla discriminazione contro i bambini immigrati sono stato travisato,sulla giustificabilità dell’evasione fiscale sono stato travisato, sugli stupri che non si possono evitare perché altrimenti ci vorrebbe un esercito per proteggere tutte le belle ragazze sono stato travisato, sul paragone che ho fatto tra me e Gesù, me e Napoleone, me e Churchill sono stato travisato, sull’omicido D’Antona come regolamento all’interno della sinistra sono stato travisato,sugli apprezzamenti pesanti nei confronti delle donne ministro del governo Zapatero sono stato travisato, sui desaparecidos che nelle belle giornate di sole li facevano scendere dall’aereo sono stato travisato, sull’inutilità della missione italiana in Libano sono stato travisato, sull’elettorato della sinistra composto da coglioni sono stato travisato, sul paragone tra toghe rosse e le brigate rosse sono state travisato, sulla necessità di fare illeciti sportivi sono stato travisato, su Roma che sembra una città più africana che europea, talmente è zozza, sono stato travisato.
Minima&moralia è una rivista online nata nel 2009. Nel nostro spazio indipendente coesistono letteratura, teatro, arti, politica, interventi su esteri e ambiente
E’ un giochino che va avanti da 20 anni. Dice e smentisce. Tecnica ben collaudata. Si fanno sparate propagandistiche dirette al proprio elettorato salvo negarle erga omnes per mantenere una facciata di rispettabilità. La tecnica è usata da tutta la destra e dalla lega.
Arriva al negare l’evidenza, anche in presenza di registrazioni filmati foto inequivocabili che smentiscono le ritrattazioni.
Anomalia tutta italiana perchè all’estero un politico che mente cosi spudoratamente si squalifica e viene ben presto dimissionato dal partito, o dagli elettori. Quando non cacciato a calci nel sedere.
all’estero un politico etc – sempre buono il Discorso del marchigiano – stiamo ancora lì