
di Marco Mantello
Capiterà che tu non dorma
o che io non avrò fame
così alla fine parleremo
delle mezze stagioni
trascorse a pomiciare
sui cornicioni
della radio che ci informa
di altre rondini strafatte
poco prima di emigrare
delle piogge acide a primavera
di voli bassi, troppo bassi
di una strada che prima non c`era
Contati tutti i morti poi
anche solo da dieci anni
potremmo dire di appartenere
a un` elite che respira
a una minoranza consapevole
o forse a una specie protetta
Se vivere dunque
è una forma di presunzione
e sa tanto di bracconaggio
farsi fuori alla prima occasione
non c` è davvero scampo
bisogna restare
sospesi a mezz’ aria
e poi con estremo coraggio
atterrare al primo crampo
magari su una quercia millenaria
***
Stellina e Topazia sono irraggiungibili
dissero un giorno i due teschi al mare
usavano parole come Zeit e Wieder
associate a quel “la” a canzone
che apriva in due la bocca
di una gran bionda in bikini rosa
Camminava abbracciata a un maiale
ripetendo “mi vedi?” all`onda
nel tricolore dei boxer bianchi
Non c`era modo di fermare il vento
che ritoccava caviglie e fianchi
ma in radio davano tutti i leader
e la furia imminente di un temporale
Una giacca una cravatta e una carriera
ripulivano ogni blocco familiare
dal gay omofobo represso su un altare
al presidente delle stagiste in fiore
fino all`ultimo lampante compromesso
che rendeva la fontana singhiozzante
per deglutire i bambini e l`anima
dei mezzi papi e i papini, dei grandi capi e i ruttini
sulle culle, sui ciucciotti, sui lettini
che sbarravano gli occhi al cielo
mente la pioggia li scoloriva tutti
come in un film in bianco e nero
***
Insegnare un`idea di anarchia
nelle accademie di polizia
fargli leggere Identità e violenza
per il diploma di scuola media
e poi stordirli, legarli a una sedia,
con tutti i dischi dei Crass
e i fumetti di Andrea Pazienza
un audiolibro di Macht e Masse
sparato ai timpani dalle casse
mentre iniziano a usare il taser
sulle parti basse della divisa
per il collaudo potenziatori
per l`armonia e la musica
per il buon nome della sicura
e delle prassi che avevano in testa
a sentirsi così da fuori
a parlarne così di getto
con tutto quello che poi gli resta
della violenza che non ripristina
il diritto violato, ma solo il tomo
di Statistica e Prevenzione II
e si fa infima come il reato
di scambiare l´uomo per il concetto
***
Love Speech
“Queste luride puttane laureate
non lasciano mai nulla al caso
Prima ti spiegano, poi ti perdonano
e quando te ne vai
ti fanno sanguinare il naso
Era così che mi dicevi al parco
e che avevi una figlia addosso
e che era un fatto, era così che eri,
e ti lasciavi scorrere, fermo,
educavi le rose a intrecciarsi
per imparare l’arco
e quelle si intrecciavano, sì,
ma intorno all’osso…
Progettavamo pace perpetua
oltre che fondi comuni di investimento
Valevano più delle nostre vite
-te le ricordi Paterson?
O del fatto che il capo, anzi la capa
chiedesse a noi di perquisire i fiori
per vedere se c´erano insetti dentro
per capire se erano belli fuori…
L`Europa era sparita nelle corolle
separata da Paterson e dai suoi eredi
L`Europa aveva assunto le forme
di un monumento ai caduti in piedi”
Minima&moralia è una rivista online nata nel 2009. Nel nostro spazio indipendente coesistono letteratura, teatro, arti, politica, interventi su esteri e ambiente