Nuovo appuntamento con la rubrica a cura di Anna Toscano. Dieci domande a poetesse e a poeti per cercare di conoscere i loro primi avvicinamenti alla poesia, per conoscere i loro albori nella poesia, quali siano stati i primi versi e i primi autori che li hanno colpiti, in quale occasione e per quali vie, e quali i primi che hanno scritto. Le altre puntate sono qui.

Qual è la poesia che hai incontrato, e quando, che ti ha fatto pensare, per la prima volta, che fosse qualcosa di fondamentale?

Tra le prime cose di poesia che ho letto mi fecero grande impressione “Le ceneri di Gramsci” di Pasolini e poi le poesie della Dickinson in doppio volume e i poeti russi.

Ero molto giovane, ma questi incontri con questa poesia, mi portarono a rifletterci su a lungo. Mi creano dentro un’inquietudine che forse c’era già, ma divenne una domanda urgente a cui sentivo ci sarebbe voluta molta forza e molta volontà per rispondere.

Qual è il primo autore o autrice che ti è rimasto/a in mente come poeta?

Quelli nominati sopra e tra i russi Mandel’stam e Cvetaeva. Poi arrivarono Montale, Luzi, Caproni, ma anche Elsa Morante, Patrizia Cavalli e Vivian Lamarque. Il 900 italiano lo scoprii un po’ per volta. Più di tutti poi ho letto e riletto Dino Campana e Caproni. In ogni caso l’elenco è molto più lungo.

C’è stata una persona o un evento nella tua infanzia, o giovinezza, che ti ha avvicinato alla poesia? Chi era? Come è accaduto?

No, nessuno. La poesia è arrivata da sola, ricordo che mi facevo regalare libri e non volevo altri regali. Poi leggendo arrivarono degli spunti e comprai dei libri, più o meno ricordo questo.

Quali sono i primi libri di poesia che hai cercato in una biblioteca o in una libreria?

Quelli che ho detto.

Il primo verso, o la prima poesia, che hai scritto e che hai riconosciuto come tale: quando è stato e in quale circostanza?

Fu un’amica, con cui condividevo attività di impegno politico e sociale a leggere un mio quaderno. Lo portò a un gruppo di poeti che conosceva e che lavoravano in gruppo nella mia città natale, Bergamo. Ci trovarono del buono, soprattutto alcuni testi. Arrivò un invito per un incontro e cominciò così. ma non mi sentivo un poeta.

Quando poi i versi sono arrivati copiosi, quali sono stati i tuoi pensieri?

Tutto dipende sempre da come si intende il lavoro sulla poesia. Dopo le prime prove capii subito che dovevo cercare una lingua più mia. Qualcosa in cui respirare. Dovevo lavorare insomma.

Quando hai avuto tra le mani le tue prime poesie pubblicate, cosa è accaduto?

Ne fui felice. Mi emozionò vedere il mio piccolo libro nella vetrina della libreria fiorentina Edison. Allora vivevo vicino a Firenze e frequentavo, un po’ a lato, l’ambiente dei poeti e scrittori fiorentini. Mi sembrò un buon primo passo.

La poesia per te è più di una fede o quasi una fede?

No, è ricerca. Farsi domande. Sapere che una risposta non c’è quasi mai.

La poesia inizia?

Forse semplicemente è lì, dove siamo veramente.

La poesia finisce?

No, accompagna come un sussurro interiore o a fior di labbra. Come ha ben detto Mandel’stam.

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Autore

a.toscano@minima.it

Anna Toscano vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre università. Un’ampia parte del suo lavoro è dedicato allo studio di autrici donne, da cui nascono articoli, libri, incontri, spettacoli, corsi, conferenze, curatele, tra cui Il calendario non mi segue. Goliarda Sapienza e Con amore e con amicizia, Lisetta Carmi, Electa 2023 e le antologie Chiamami col mio nome. Antologia poetica di donne vol. I e vol. II. Molto l’impegno per la sua città, sia partecipando a trasmissioni radio e tv, sia attraverso la scrittura e la fotografia, ultimi: 111 luoghi di Venezia che devi proprio scoprire, con G. Montieri, 2023 e in The Passenger Venezia, 2023. Fa parte del direttivo della Società Italiana delle Letterate e del direttivo scientifico di Balthazar Journal; molte collaborazioni con testate e riviste, tra le altre minima&moralia, Doppiozero, Leggendaria, Artribune, Il Sole24 Ore. La sua sesta e ultima raccolta di poesie è Al buffet con la morte, 2018; liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie. Suoi scatti fotografici sono apparsi in guide, giornali, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze radiofoniche e teatrali. www.annatoscano.eu

Articoli correlati