Da oggi e fino al 3 febbraio Fabrizio Gifuni torna in scena al teatro Vascello di Roma con ‘Na specie di cadavere lunghissimo. Pubblichiamo il testo del regista dello spettacolo Giuseppe Bertolucci, contenuto nel cofanetto Gadda e Pasolini: antibiografia di una nazione, sul lavoro attoriale di Gifuni.
di Giuseppe Bertolucci
I due monologhi ’Na specie de cadavere lunghissimo e L’ingegner Gadda va alla guerra nascono da una felice intuizione di Fabrizio Gifuni: che nelle opere di due grandi scrittori italiani del Novecento, Pasolini e Gadda, assolutamente distanti per formazione, carattere, stile e personalità, fossero rintracciabili, con decenni di anticipo, sorprendenti quanto inquietanti accenni al nostro presente di oggi. Se in Pasolini il vaticinio era consapevole (un allarme per una deriva antropologica e culturale che si è puntualmente realizzata), in Gadda invece, con Eros e Priapo, siamo di fronte a una sorta di trompe-l’oeil letterario: il Granlombardo, compitando la sua furibonda invettiva contro le perversioni della dittatura fascista, rivela, con spietata lucidità, una ricorrenza di temi, di comportamenti, di atteggiamenti, di tratti distintivi che riscontriamo – quasi come in una fotocopia – nella vague politica italiana di questi ultimi anni e nei suoi protagonisti. Un’esemplare quanto impressionante conferma dei corsi e ricorsi storici o, se volete, la riaffermazione di una persistenza di certi vizi insopprimibili del carattere nazionale.
Il lavoro di Fabrizio sui due testi, severo e paziente, ha consentito di rispettarne l’integrità e quindi di valorizzare, di fronte a platee teatrali incantate e quasi incredule, le eclatanti contiguità tra il passato e il presente (in Gadda) e l’abbagliante visione anticipatrice (in Pasolini).
I due spettacoli, forse non tanto casualmente, replicano un modello drammaturgico simile: una prima parte più riflessiva, descrittiva e drammatica, e una seconda parte dove esplode un retroscena grottesco e delirante, al limite del demenziale. Retroscena psicopatologico di una dittatura in Eros e Priapo, retroscena della disarmante sottocultura che sottende a un delitto nel Pecora di Giorgio Somalvico. Ma le diversità tra i due progetti sono altrettanto evidenti: tanto il Gadda del Giornale di guerra e di prigionia è un personaggio pieno di identità e di passione, un generoso e geniale nevrastenico che cerca un qualche orientamento morale e civile nel caos della guerra, quanto il Pasolini del Cadavere lunghissimo è invece fondamentalmente una formidabile icona, smaterializzata, senza volto, che si accende di parole e di pensiero. Tanto sprofondiamo nelle sublimi sabbie mobili della lingua gaddiana, quanto invece ci pare di galleggiare e di essere sospinti verso una comprensione del vero sull’onda degli implacabili teoremi pasoliniani.
Ma questi sono solo gli aspetti più evidenti di queste due performance, che possiamo invece leggere, anche e soprattutto, come i momenti cruciali di un bellissimo percorso di attore, le tappe di una maturazione artistica che ho avuto la gioia di accompagnare in questi ultimi anni, con passione e rinnovato stupore. Fabrizio è cresciuto nella sua arte in modo sorprendente. La progressiva definizione (e approfondimento) di un’identità e di un talento sono per me una delle poche vere ragioni che mi spingono a continuare questa strana (spesso indefinibile) pratica che chiamiamo regia.
Minima&moralia è una rivista online nata nel 2009. Nel nostro spazio indipendente coesistono letteratura, teatro, arti, politica, interventi su esteri e ambiente

Fabrizio Gifuni è persona di grande cultura. L’ho conosciuto al DS;M di Trieste, si interessa molto della Grande Riforma Basaglia e del disagio pscichico. Ha presentato il libro con Peppe dell’Acqua della collana del dsm., e fatto una fiction su Basaglia C’era uuna volta….La cultura e l’esperienza di solidarità col disagio psichico, fa crescere, migliorare noi stessi. Credo che Fabrizio stia sempre crescendo…..Grazie, Fabrizio, anche per mia figlia!
lo spettacolo io l’ho visto due volte, in anni diversi, e non paga mi sono comprata anche il dvd. bravi tutti, veramente.
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