In questi giorni è uscito il romanzo di Paola Soriga, «Dove finisce Roma». Lo leggeremo e ne riparleremo. Ma la cosa interessante intanto è capire cosa implica scrivere oggi un piccolo romanzo storico.

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4 commenti

  1. non è un romanzo storico è un oggetto di consumo culturale commercializzato da santachiara, che l’ha trovato appetibile perchè spuntato dal fertile humus del mileu paracultural-pigneto. in particolare non si può usare così la resistenza, dai, nè accumulare tanti vistosi anacronismi. Storico no, dai.

  2. Giacomo sei un tajo….non entro nel merito..il libro non l’ho letto…ma il concetto del “fertile humus del mileu paracultural-pigneto” ti prego lo voglio approfondire:)!!
    Aurora

  3. Vogliamo parlare della parentela con Flavio Soriga (fratello e sorella)?
    Ma pensate veramente che Einaudi avrebbe preso in cosiderazione queste pagine se scritte da uno sconosciuto?
    Io ho sfogliato attentamente il libro in libreria e non ho tempo per leggere questi libretti.
    Tra l’altro mi sembra una “cricca” di donne che si lodano e recensiscono tra loro guidate da Concita De Gregorio (che comunque apprezzo molto per il suo lavoro quando non si occupa di libri).

  4. @Antonio: la invito a cercare di formarsi un’idea più complessa del fenomeno “(solo le) donne recensiscono le donne”. E’ un tema su cui da più parti si sta riflettendo e io non penso possa essere ridotto a banali comportamenti da “cricca”.

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