In

di Marco Mantello

Il tempo va avanti senza di me
ma sono io a essere quello vivo
Quando si ferma e aspetta
rimango indietro e gli metto fretta
Quando riaccelera e si fa oggettivo
penso a qualcosa di personale
che spezza in due la lancetta
Se mi divora lo mangio vivo
se mi misura posso sparire
se mi consuma e si fa immorale
lo lascio battere come un cane
fino all`ultimo esaurimento pile
Posso ignorarlo per settimane
buono o cattivo, utile o infame
lontano e instabile come l`aggettivo
che lo fa scorrere in bianco e nero
quando guardo le tue foto al mare
e lo colora nel cimitero
quando chiudono lui nelle bare

 

 

 

 

 

 

 

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